La Sindone è tornata nel suo silenzio, da dove continua a «parlare» con il suo mistero di morte e di speranza. La grande preghiera del Sabato Santo, l’11 aprile scorso, ha convocato milioni di persone da tutto il mondo, che hanno seguito la liturgia attraverso le dirette televisive e, per la prima volta, tramite la diretta social animata dalla Pastorale giovanile della diocesi di Torino. La paura del virus è ancora tra noi e lascerà segni che non si potranno facilmente cancellare. Ma l’immagine sindonica, che ai credenti richiama senza equivoci la Pasqua della risurrezione di Cristo, è per tutti segno di speranza e richiamo alla carità, come ha sottolineato nelle sue riflessioni il Custode mons. Nosiglia.
Ora, nel silenzio, il cammino riprende. Commissione diocesana e Pastorale giovanile di Torino tornano al lavoro per preparare il prossimo appuntamento: quello con i giovani di tutta Europa chiamati a Torino per l’incontro di Capodanno della comunità ecumenica di Taizé. L’incontro dovrebbe tenersi dal 28 dicembre 2020 al 1° gennaio 2021. Dovrebbe perché sarà necessario compiere tutte le verifiche sanitarie e di sicurezza in modo da garantire una partecipazione serena a tutti quelli che vorranno venire alla Sindone. Si tratta, infatti, di una ostensione riservata ai pellegrini di Taizé. Non ci sono, per ora in programma, altre ostensioni pubbliche del Telo.